Ettore Lo Gatto

(Napoli, 1890 – Roma, 1983) Professore di Letterature slave all’Università di Napoli dal 1926 al 1931, poi di Filologia slava all’Università di Padova dal 1931 al 1941 (con lunghi periodi all’estero: insegna Letteratura italiana a Praga, dove dirige anche l’Istituto italiano di cultura) e in ultimo, fino al pensionamento nel 1965, di Lingua e letteratura russa all’Università di Roma
Di famiglia nobile e agiata, Lignana compie gli studi universitari a Torino e poi si perfeziona all’estero presso i maggiori indianisti dell’epoca, Lassen e Spiegel. Tornato in Italia e tentata con poco successo la carriera politica, nel 1861 accetta la cattedra di Filologia comparata, detta poi Lingue e letterature comparate, all’Università di Napoli. Intanto, grazie agli stretti rapporti con Cavour e all’ottima conoscenza delle lingue straniere, gli sono affidate diverse missioni diplomatiche. Negli anni napoletani insegna inoltre al Collegio dei Cinesi (dal 1868 Real Collegio Asiatico e dal 1888 Istituto Orientale), di cui è direttore dal 1868 al 1870, quando chiede il trasferimento all’Università di Roma, dove insegnerà Storia comparata delle lingue classiche e Sanscrito. Nei lavori del periodo napoletano viene sostenuta apertamente la poligenesi delle lingue e la superiorità delle lingue indoeuropee la cui affinità trova fondamento, secondo Lignana, nelle equazioni romantiche, e poi anche humboldtiane, lingua/nazione e lingua/cultura. Profondo conoscitore dei movimenti culturali e filosofici d’oltralpe, a lui si deve tra l’altro la diffusione in Italia della reazione a Hegel e del ritorno al criticismo kantiano attraverso Herbart, Humboldt e la Völkerpsychologie. In seguito, negli anni romani, Lignana stempera l’iniziale poligenismo grazie anche alla simpatia per la teoria darwiniana, mentre rafforza l’identificazione tra filologia e linguistica fondata sul nesso lingua/cultura. Affievolitisi gli interessi filologico-linguistici e filosofici, si occupa quasi esclusivamente di epigrafia e archeologia. In campo universitario è incaricato di redigere diverse proposte di riforma, tra cui quella relativa alla ridenominazione degli insegnamenti universitari del 1876. Numerosi gli allievi. Il carattere intransigente e le idee politiche gli creano tuttavia non poche inimicizie, tanto da indurre anche il maggiore dei suoi allievi, Michele Kerbaker (suo successore nell’insegnamento a Napoli), a rinnegare il proprio ruolo di allievo e amico.
Bibliografia essenziale. — Della grammatica comparata di Bopp, Napoli 1866; La filologia al secolo XIX, Napoli 1868; «Applicazione del criterio filologico al problema storico della filosofia», Atti della Accademia Pontaniana, 9, 1871 [ma 1865], pp. 165–178; Le trasformazioni delle specie e le tre epoche delle lingue e letterature indo-europee, Roma 1871; Relazione a S.E. il Ministro della Pubblica Istruzione della Commissione per l’esame del Regolamento speciale della Facoltà di filosofia e lettere, Roma 1876. Mss. in: Fondo Pullè, Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale.
[F. M. Dovetto]